Pupo ha vissuto un momento davvero triste e drammatico della sua vita e lo ha raccontato solo ora: ecco di cosa si tratta.
Uno dei cantanti che nel passato ha cambiato il modo di fare musica in Italia, raggiungendo il successo anche in altri Stati è proprio lui, Enzo Ghinazzi che tutti conosciamo con il suo nome d’arte Pupo. Negli anni, l’uomo ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti e ha maturato anche il talento innato verso il mondo della conduzione. Ultimamente, è venuta fuori una confessione davvero drammatica che ha cambiato la vita al cantante: andiamo a scoprire di cosa si tratta.
La vita di Pupo è sempre stata caratterizzata dalla musica, fonte di vita e di ispirazione sin da quando era solo un ragazzino. Nel 1975, per l’uomo arriva la svolta esordendo come cantante alla Baby Records, casa discografica di Freddy Naggiar che gli assegna lo pseudonimo di Pupo.
Un anno dopo, l’uomo avrà un successo incredibile con il brano Gelato al cioccolato scritto da Cristiano Malgioglio. Dietro questo brano, però, c’è una storia che è stata svelata solo ora; il brano fu scritto da Cristiano di ritorno dalla Tunisia, poiché aveva conosciuto un uomo.
Pupo in una intervista riguardo questo avvenimento ha dichiarato: “Lo ha scritto Cristiano Malgioglio ma io non mi ero mai interessato da dove avesse tratto l’ispirazione. Quando poi qualche anno fa, quindi a distanza di anni, quando la canzone era già un grande successo mondiale, Malgioglio mi raccontò tutto… Ecco da quel momento io quando canto ‘Gelato al cioccolato’ non sono più lo stesso…”.
La vita dei personaggi famosi, come tendiamo sempre a sottolineare, non è come la immaginiamo; vi possono essere momenti davvero difficile da affrontare che lasciano l’amaro in bocca nei numerosi fan che aspirano al meglio per i loro beniamini. Ad esempio, il cantante Pupo ha vissuto in passato un momento davvero doloroso di vita che è venuto fuori solamente ora.
Ospite a Domenica In, programma condotto da Mara Venier, Pupo ha aperto il suo cuore facendo una confessione tremenda sul passato.
Il cantante ha avuto problemi legati al gioco d’azzardo per decenni tanto da confessare: “Ebbene, io sono l’esempio che si può uscire da quel tunnel con fatica, con dolore, con tanto aiuto da parte delle persone che ti vogliono bene e ti stimano”.
Ha anche aggiunto di aver cominciato a giocare perché a sua volta anche suo padre Fabio Ghinazzi lo faceva, svelando un retroscena molto triste e doloroso: “Un giorno, tornando dal casinò di Venezia, pieno di debiti e di problemi, senza un futuro, vedendo tutto nero davanti a me, mi fermai sul viadotto che divide l’Emilia-Romagna dalla Toscana della vecchia Autostrada del Sole. Parcheggiai la mia Jaguar, scesi e pensai di farla finita”.
Nello stesso momento, però, passò un tir che provocò uno spostamento d’aria che lo destò dal torpore in cui era caduto: “Mi risvegliai e dissi: ‘Ma cosa sto facendo?’. Risalii in macchina, tornai a casa e nel settembre dello stesso anno mi chiamò Gianni Boncompagni per farmi condurre ‘Domenica In’ con la Fenech proprio in questi studi e da lì ripartì la mia vita”.
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